LIBERTA' DI ESPRESSIONE O CAMPAGNA PUBBLICITARIA VIOLENTA?

I manifesti apparsi a Roma nel mese di maggio sono violenti, diffondono false informazioni e implicitamente giustificano degli atti contro la vita e non a favore.
Proviamo a rimettere le cose a posto e troviamo le differenze:
Il manifesto di CitizenGO:










Contro il quale l'UDI si era espresso e  Roma Capitale ha poi notificato il 16 maggio la “diffida” alla società concessionaria per la rimozione della campagna appellandosi al comma 2 dell’art.12 del Regolamento della Pubblicità, che cita “E’ vietata l’esposizione pubblicitaria il cui contenuto sia lesivo del rispetto delle libertà individuali, dei diritti civili…”.

L'immagine modificata da Non una di meno di Roma:
Io non credo che mai per una donna sia facile decidere di abortire, così come non è facile denunciare le violenze subite.
Sono invece sicura che l'ignoranza, la mancanza di conoscenza delle tutele, dell'aiuto che può venire dai consultori, dai centri anti violenza siano i maggiori complici di un imbarbarimento civile.


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