Post

Visualizzazione dei post da luglio, 2012

FRATELLO SOLE SORELLA LUNA

Dolce sentire come nel mio cuore, ora umilmente, sta nascendo amore. Dolce capire che non son piu' solo ma che son parte di una immensa vita, che generosa risplende intorno a me: dono di Lui del suo immenso amore. Ci ha dato il cielo e le chiare stelle fratello sole e sorella luna; la madre terra con frutti, prati e fiori il fuoco, il vento, l'aria e l'acqua pura fonte di vita, per le sue creature dono di Lui del suo immenso amore dono di Lui del suo immenso amore. del suo immenso amore.

MIO FIGLIO MASSACRATO DALLO STATO

di Patrizia Aldrovandi Cari amici, i poliziotti condannati per aver picchiato e ucciso mio figlio 18enne Federico Aldrovandi non andranno in carcere e sono ancora in servizio. C'è un solo modo per evitare ad altre madri quello che ho dovuto soffrire io: adottare in Italia una legge contro la tortura. La morte di mio figlio non è un'eccezione: diversi abusi e omicidi commessi dalle forze dell'ordine rimangono impuniti. Ma finalmente possiamo fare qualcosa: alcuni parlamentari si sono uniti al mio appello disperato e hanno chiesto di adottare subito una legge contro la tortura che punirebbe i poliziotti che si macchiano di questi crimini. Per portare a casa il risultato però hanno bisogno di tutti noi. Oggi è il compleanno di mio figlio e vorrei onorare la sua memoria con il vostro aiuto: insieme possiamo superare le vergognose resistenze ai vertici delle forze dell'ordine e battere gli oppositori che faranno di tutto per affossare la proposta. Ma dobbiamo farlo prima ch

IL SILENZIO COLPEVOLE DEI NOSTRI OCCHI

Immagine
Che un gommone pieno zeppo di esseri umani possa attraversare senza essere visto le poche centinaia di miglia marine che dividono la Tunisia dall’Italia, essere poi ricacciato indietro dai venti, che soffiano come un “respingimento”, e infine restare alla deriva per tanti giorni mentre muoiono tutti, uno ad uno, fino a cinquantaquattro… suona come un’enorme bugia: insostenibile menzogna di noi che stiamo a guardare senza voler vedere. In un pianeta dove i satelliti individuano isole grandi come francobolli o insediamenti militari da bombardare e dove telecamere posizionate ovunque possono contarti anche i peli del culo… In un pianeta dove i mari vengono solcati e inquinati da milioni di navi, traghetti, aliscafi, pescherecci e petroliere che trasportano e nutrono e fanno vivere noi benestanti turisti del mondo… è una enorme bugia che una imbarcazione che naviga per quindici giorni non venga avvistata; mentre su di essa e nel mare intorno, esseri umani muoiono a decine, dopo la tortura

IL TENERO TORMENTO DI SWANN E ODETTE...

di Giovanni Raboni "Il tenero tormento di Swann e Odette. La gelosia secondo Proust." L' incontro tra il raffinato gentiluomo e la spregiudicata «cocotte» Ho fatto i conti: sono esattamente cinquant' anni che ho incontrato Charles Swann e Odette de Crécy e la storia del loro amore. Impossibile sbagliarsi: era l' estate del 1950, avevo appena superato l' esame di maturità liceale e mio padre - sicuro, nella sottigliezza del suo affetto, di non potermi fare regalo più gradito - mi fece trovare a casa la Recherche di Proust nell' edizione Gallimard in quindici volumi, indimenticabile anche per chi, come me, ha avuto poi lungamente a che fare con i tre grossi tomi rilegati dell' edizione Clarac-Ferré e, più tardi, con i quattro ancora più grossi dell' edizione Tadié. I libri - lo dico, in particolare, per chi è convinto che un giorno o l' altro si potrà farne a meno - non hanno solo un' anima, ma anche un corpo; e ogni volta che penso ai

FEMMINICIDIO, LA SPOON RIVER DELLE DONNE

Nel nostro Paese, dall'inizio dell'anno, sono state uccise 55 donne. Dai loro compagni o mariti, dai loro ex o da amanti respinti. Sono ragazzine e adulte, italiane e straniere. Mentre il comitato "Se non ora quando" ha fatto un appello e ha già raccolto 25mila firme contro la violenza maschile, ecco alcune delle loro storie tragiche raccontate da scrittrici e scrittori. di Adriano Sofri, da Repubblica, 3 maggio 2012 Femminicidio (o, peggio, "femmicidio") non è una bella parola: ma il fatto è infame, e del suo orrore fa parte la rinuncia antica a dargli un nome proprio. Le donne ammazzate perché sono donne, e gli uomini che ammazzano donne, sono altra cosa dal nome generico, e che vuole apparire neutro, di omicidio. E l'altra cosa non è un'attenuante, ma un'aggravante: non un incidente dell'amore, ma il suo rovescio e la sua profanazione. E anche il suo svelamento, quando amore sia il possesso e la rapina dell'altra persona. Le cifre