IN MODO SEMPLICE

Seduta ad ascoltare. In un'assenza voluta. A chiedermi di sentirmi estranea. Essenza di qualcosa sfuggito e irreparabile. Quanto ci sto dentro le cose? Quanto è solo finzione? Questo "stato" è solo indotto, procurato o puro? oltre quale specchio sto vivendo? Dove finisce la crisi e inizio io? Cosa ho lasciato fuori dal mio mondo? Sto davvero sempre dalla parte sbagliata? Cerco la scelta, l'occasione giusta per liberarmi dell'altro da me e guardare dentro me. Rischiare, giocando nella quotidia intimità dello star bene senza fare niente, rimanere nella stanza e capire anche gli incomprensibili cenni della vita. Bruciare le paure, rimanendo senza pelle e "stare" in modo semplice.

Commenti

Post popolari in questo blog

LA MAGIA DI UN ABBRACCIO – Pablo Neruda

LA DONNA CANNONE E L'UOMO BOMBA

LA LETTERA. SETA. A. BARICCO