NEVE DI MARZO
Il tepore lieve del sole sparisce nell'assenza di ciò che è stato. Passato, svanito in pochi attimi. Il freddo che ci circonda appartiene a ciò che non abbiamo voluto vedere. Alle nostre spalle l'ultima partenza, scomparsa è ormai la nostra isola.
Lontana è la sabbia nera e appassiti sono i fiori bianchi. Le calette e la fila per il pane, le ore trascorse con Lia, le uscite in barca per sentire le berte maggiori e l'attesa per vedere nascere le tartarughe: nulla più.
C'è il tempo del ritorno, dello sguardo che ci unisce senza parlare, c'è il suono assordante di chi non vuole salutarsi per sempre.
Siamo ancora lì, prepotenti, siamo ancora lì sulla strada verso il faro, siamo ancora lì, forti nel vento.
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