16 PERSONAGGI IN CERCA …DEL GIROTONDO PERDUTO

16 PERSONAGGI IN CERCA …DEL GIROTONDO PERDUTO



BUIO

LUCE solo fascia proscenio

Silvia entra da sinistra attraversa il proscenio con il pendolo sulle spalle si ferma a destra appoggia pendolo

Claudia entra da sinistra va al suo tavolo, appoggia la valigia, si toglie il cappotto e prepara il cavalletto

Silvia attiva il metronomo

Claudia cartello Cominciamo

MUSICA (Matrix n. 4)

LUCE su tutto il palco

Tutti entrano e si posizionano ai loro posti



1) Tutti in scena (tranne Elena) situazione: aristocrazia alienata nella sua quotidianità, sguardo nel vuoto, immobilità. Le marionette iniziano ad agire le proprie azioni, su un preciso punto musicale. Claudia scrive tante lettere che tiene sul tavolo

Silvia ferma il metronomo e prepara il pendolo per attaccare foto (dietro al pendolo c’é scritto IL TEMPO)



Entra Elena attraversa la scena guardando tutti, arriva in proscenio al centro.

Primo testo di Elena.

Nudità: profusione di carni, turbolente sensazioni scorrono nel quotidiano, scivolano sull’ipocrisia dell’epoca, smuovono nuovi giochi di falsità. Celata alba di nuovi incontri, dove la merce di scambio è ciò che possiedono: la carne, abito dell’io. L’apertura femminile accoglie l’imponente rigidità maschile: pienezza e dolcezza.

Sono qui.

Cosa aspetti? Ho bisogno di te.

Fine testo, Elena esce.



2) Barbara (leader) esce dalla situazione neutra e chiama a riunirsi tutte le donne, formano un gruppo che porta via le sedie. Donne si siedono sulle loro sedie sul fondo come marionette iniziali. (Sulle sedie piccoli cartelli con segno di riconoscimento di ognuno)



SCENA UOMINI:

Marco Conf, leader. Ogni uomo ripete una frase di Elena, Pier per ultimo la dice tutta in bresciano. Mentre gli uomini girano Claudia gli passa i loro accessori. Si fermano in proscenio a destra. Silvia stoppa Pier nella sua ripetizione della frase e dirige dando lo spazio e il ritmo (con due bacchette tipo orchestra) i monologhi degli uomini dicendo prima “monologhi”.

Claudia espone i cartelli ad ogni personaggio



Signorino Francesco

(Marco Marco Pier vicini come marionette iniziali ripetono uno gesto simbolo di accelerare/tagliare fissando Francesco)

Silvia dietro a Francesco gli da il ritmo

Adesso arriva. Se non dovesse arrivare? Arriverà. Via le tracce del passato. Dovrà credersi unica. Mi renderà felice.

Se non arrivasse?

Entrate, vi prego. Non nascondetevi. Vi vergognate? Esistete solo voi.

Su, rimanete…Non mi amate?

Avete freddo? RISCALDIAMOCI; AMIAMOCI…

Amore? Non ditemi più questa parola…



Silvia stoppa Francesco e direziona con bacchette Marco per suo testo e gli altri tre intorno a lui con foglio in mano che sempre come marionette seguono sul foglio il testo senza parlare



Conte Marco

Ti volevo dire che … … Devi già andare … immaginavo.

Ti volevo dire che … … è presto per andare!

Ho troppo tempo, non faccio altro che pensare … L’amore che strano fenomeno … quando finisce, è finito!

Vado, ci vediamo stasera, … no forse no, no ……ma ti aspetterò ...

Ero venuto qui, con quella lì.

Pensavo: “Un po’ di denaro e addio” …

Sei felice? Sei davvero felice?

Io ti amo.



Silvia stoppa Marco e direziona Pier per suo testo e gli altri, Marco e Francesco insieme piu’ lontani che lo fissano. Marco dall’altro lato che lo fissa puntando il bastone verso di lui.

Silvia agisce su Pier suggerendogli passione rabbia godimento e spostandolo nelle diverse posizioni.



Marito Pier

Mi sento solo, ho voglia di te. E’ un vortice di passione, disordine, confusione. Solo, solo senza te accanto. Se ti avessi amata come la prima volta sempre, ora non ti amerei più. Invece noi siamo ancora innamorati, non è finita.

Tu sei pura, ingenua. Sai gustare il profumo e la profondità dell’amare. Per me, uomo, l’amore è sesso, istinto…



Silvia stoppa Pier e direziona Marco per suo testo e gli altri Marco Francesco Pier in fila con Marco nella sua posizione.

Silvia segue ritmo di Marco incalzandolo gli altri tre immobili come marionette.



Scrittore Marco

Io non sono uno scrittore. Sono un commesso. Questi occhi mi dicono che mi ameresti anche se non fossi Robert. Io sono un commesso in una merceria, commesso di giorno, suonatore di notte. Io sono Robert. Chi sono io? Un commesso. Mi ami? Sì, tu sei l’unica che mi ama in modo sincero. Chi sono io? Chi sono? Dimentica tutto. Io sono Robert, potremmo andare a teatro. Una commedia, sì, una commedia…la tragedia non fa per te. Io sono uno scrittore. Io sono Robert, voglio fare un bagno di sole con te. Sai pensavo: noi due insieme, qualche settimana…poi un bel giorno addio! Ci siamo lasciati, io non so dove vai tu e tu non sai dove vado io.

Silvia ad un certo punto del testo di Marco fa segno con braccio alle donne di entrare.



Le donne in gruppo richiamo l’attenzione degli uomini e si mettono in posizione corna per foto. Silvia scatta le foto al gruppo delle donne e a quello degli uomini.

Mentre Claudia legge gli uomini vanno verso le donne.



3) Claudia mette cartello incontro e legge la prima lettera:

Caro,

la musica è rimasta nella mia mente per molte ore dopo avere lasciato la sala da ballo. La memoria delle note, la memoria del tuo volto, la memoria delle tue braccia che mi stringevano nello scompiglio della danza. Ti cerco di continuo tra le note stonate di quella musica lontana. I miei pensieri raggiungono i tuoi e uniti ascoltano parole di un animo comune. Hai detto di avermi cercato tanto, adesso che ci siamo trovati dimmi le cose che mi voglio sentir dire. Dimmele anche se non le pensi, dimmele perché so che le pensi: “TI AMO, NON CONOSCO UN’ALTRA DONNA DA AMARE; NON VOGLIO NESSUNA ALTRA; AMO SOLO TE.”



Tutti si preparano per i monologhi.



MUSICA di sottofondo





MONOLOGHI

Uno dopo l’altro gli uomini diventano valletti delle donne, che non li guardano mai mentre dicono il testo (sguardo fuori, rivolto al pubblico).

Claudia mostra cartelli con presentazione personaggi (prostituta, cameriera, giovane signora, fanciulla, attrice.)



Prostituta Francesca con Pier e Marco Compagnino

Milli dorme fino alle dieci di sera, quando si alza va al caffè. La signora si arrabbia.

Io a mezzogiorno sono già in strada, ma non vado con tutti. Posso scegliere chi mi piace di più.

Franz, il cameriere del caffè, vuole sposarmi. Posso fare fortuna così, secondo lui…Sposarmi? Per niente al mondo…Un giorno chissà…



Cameriera Barbara con Marco Confetti

Voi, signorino, studiate, lavorate… io credevo…

Volete un caffè? Oggi mi sembrava che volevate divertirvi un po’.

Va bene, d’accordo ma perché non posso ballare? Volete del cognac?

Devo pulire, ecco lì c’è del cognac.

Non ha voglia di abbracciarmi? Mi amerà, prima o poi mi amerà.

Basta pulire, meglio un bel servizio extra…

Voglio divertirmi con te…



Giovane Signora Jivan con Marco Compagnino

Che cosa c’è hai bisogno di conforto? Finalmente stai per raccontarmi ciò che pensi veramente di me? E come vivi la nostra storia? Ti senti ancora appassionato?

Avanti forza!

Non voglio essere solo moglie e madre, voglio essere la tua amante, amica e compagna.

Fra noi due sotto l’acqua cheta vi è un vortice di correnti pieno di vita.

Dai raccontami ciò che non hai mai osato dirmi.

Amore mio, mi conosci, sai che sto cercando di togliere ogni ipocrisia.

ORA LASCIATI AMARE E…GUARDA UN’ALTRA PARTE DI ME!



Fanciulla Ester con Francecso

Che bello qui! Però, non vedo niente. Accendi dai.

Canti una ninna nanna per me? Una che hai scritto tu! Non sei un professore all’Università?

Pensi che io sia stupida?

Ho fame, andiamo da qualche parte.

No, se mi vedono con te è la fine! Sono una fanciulla seria.

Ora mi levo il busto per stare comoda, tu stai fermo.

non strapparmi la camicia… e dimmi che mi ami.

abbracciami forte, più forte.

Se sono felice? Potrebbe andare meglio.



Attrice Rosalba rincorre Marco Comp.

Caro conte venite, venite pure avanti.

Grazie di essere stato allo spettacolo e grazie dei fiori…eccoli, li ho portati via con me.

Gli altri li ho lasciati nel camerino.

Parlatemi di voi, della vostra vita lontano da Vienna, amo i ricordi. Odio il mio prossimo, lo detesto.

Ieri ho recitato solo per voi, su avvicinatevi…non immaginate quanti vorrebbero essere al vostro posto. Cos’è vi faccio paura? Su venite accanto a me, non ci vede nessuno, fate finta che sia notte… (smette di correre e sbatte ripetutamente i fiori per terra piangendo e dicendo la fine del testo): vattene, vattene via… Sei pericoloso…io sono stata la tua amante, e tu lo sai!



Silvia immobilizza Rosalba scattandole una foto.



Claudia (cartello approccio):

Caro, cosa darei per abbracciarti in questo momento. Andiamo nel posto segreto, lontano da tutti e amiamoci ancora. Vieni presto, desidero, fremo, brucio. Corri…sarà amore. Le mie labbra cercano le tue. Il mio corpo palpita cercando il tuo corpo. Non perdiamo questa occasione. Il calore dei nostri cuori può schiarire i nostri pensieri. Perché attendere? Non farmi aspettare. Sarà bello così, senza parole. Arriva ti prego. Io sono già lì.



Silvia fa cenno per la MUSICA (Lhasa, n.1) Coreografia seduzione

Rosalba come marionetta si mette in posizione ballo

Tutti entrano e come marionette si mettono in posizione ballo

Silvia inizia a ballare di schiena al pubblico

Tutti ballano sciogliendo intenzione marionette

Ballando tutti si sistemano nelle posizioni per i dialoghi



Paola (dopo che ha girato fra le coppie per imparare a ballare) schizza avanti e dice testo:

Tutti sanno ballare, io no. Guardali come ballano, come si muovono, come si dimenano. E’ tutta questione di bacino. Io sto qui a provare e riprovare. Devo imparare è così sensuale, conquisterò qualcuno e non sarò mai più sola. Non è difficile, è tutta questione di bacino. Sono troppo rigida, la forza deve essere qui nel bacino. Proviamo. Prima o poi imparerò. Bacino, bacino. Mi devo esercitare…



Silvia interrompe Paola “vai cara vai”, Paola corre a sistemarsi per dialogo.



Silvia (come direttore di un circo con megafono): “Signore e Signori, ora che le danze son finite…vi prego non vi alzate, rimanete ancora un po’… perché il nostro girotondo continuerà a girare e… non più in tondo… Prostitute cameriere e signorini, giovani signore mariti fanciulle e soldatini…vi vogliono donare, fino in fondo, il loro – speriamo ben riuscito- assoluto delirare! Prego” (con un gesto indica la prima coppia dialogo e indicherà in seguito tutte le coppie dicendo “prego” al megafono)



La prostituta e il soldato (Selena Marco Marco)

S: Sono io l’angelo tuo bello?

P: Sì tu. Su vieni qui da me. Sta qui vicino.

S: troppo tardi. Devo scappare in caserma.

P: La caserma può aspettare. Io no. Con me è meglio, no?

S: Allora andiamo? Su! Stai lontano?

P: Dieci minuti.

S: Niente da fare. Non c’è tempo, troppo lontano.

P: Vorrei uno come te per amante.

S: No, io sono geloso

P: Questa te la faccio passare io.

(Scena di sesso)

S: Fuori dalle palle adesso.

P: Che fretta!

S: E’ tardi, la caserma.

P: Vai, vai, come ti chiami?

S: Cosa ti importa il mio nome?

P: Dammi almeno la mancia.

S: Cosa?



La cameriera e il signorino (Barbara e Francesco)

S: Venite qui…

C: Il signorino desidera?

S: Siete molto carina così.

C: Signorino, si calmi.

S: Avete una pelle molto bella.

C: Signorino.

S: Vi ho già vista senza niente addosso…c’era uno spiraglio nella vostra porta

C: E se suonano alla porta?

S: Vieni vieni così… Al diavolo la porta.

C: Non apriremo?

Elisabetta suona una campanella

S: Su su aprite.

C: Ma non c’è nessuno. Rimanete.

S: Vado al caffè.

C: Ma …Non verrà più per oggi.



Il signorino e la giovane signora (Francesco ed Elisabetta)

GS: Dove mi avete fatto venire?

S: A casa mia.

GS: Che orrore questa casa.

S: E’ una casa del tutto dignitosa.

GS: Resterò non più di cinque minuti.

S: Non siete mai stata così bella.

GS: Perché mi sono fatta convincere?

S: Perché vi adoro.

GS: A quante donne l’avete già detto?

S: A nessuna, dopo che vi ho incontrato.

GS: Che pazza che sono. Addio

S: Un bacio.

GS: Vieni vieni qui

S: Eccomi.

GS: Cosa fate…

S: Capita…a volte capita.

GS: Mi ami?

S: Con te sono in paradiso.

GS: Devo rientrare.



La giovane signora e il marito e la fanciulla (Jivan e Pier e Paola)

GS: Prima di incontrarmi hai avuto come amante una donna sposata?

M: Sì, tu ne conosci qualcuna?

GS: Non lo so

M: Ce n’è una fra le tue amiche?

GS: Forse sì forse no

M a F: I tuoi occhi sono grigi. Ho sempre pensato che fossero neri

F: Non sono abbastanza belli?

M: Quanti anni hai?

F: Diciannove compiuti. E tu?

M: Lasciamo perdere

M a GS: Immagina la loro vita, bugie, falsità, inganni, pericoli…

GS: Sei sicuro che è così?

F: Cos’hai messo in questo vino?

M: Stringimi

F: Cosa fai!? Tu hai messo qualcosa nel vino

M a GS: pagano cara quel poco di allegria, quel poco…

GS: di piacere

M: Perché piacere? Come puoi chiamarlo piacere?

GS: Qualcosa ci sarà, perché lo farebbero?

F a M: Avvicinati, non stare lontano

M a GS: E’ un capogiro… una vertigine…

GS: Un capogiro… una vertigine… dimmi chi era la tua amante

M a GS: E’ morta

M a F: Vuoi una sigaretta?

F: No grazie



Lo scrittore e l’attrice (Marco e Katia)

S: Bello eh? ti piace? Non sei mai stata qui vero?

A: Veramente si,...con Fritz....

S: Fritz?! e chi è Fritz!!??

A: Ma...ranocchione cosa fai il geloso?....Senti ti faccio una proposta: perché tu e io stasera non dormiamo insieme?

(AZIONE FISICA...)

S: Senti? I grilli?

A ..............

(LO SCRITTORE MI ABBANDONA PER ANDARE A CERCARE I GRILLI)



ciao....

MUSICA: (Trovesi, n.1)



Marco Compagnino si trova al centro del palco e parla con balbuzie:

Io Conte, sono rimasto solo, dov’è la mia attrice dov’è la mia puttana, solo, solo e abbandonato, io conte, conte non sedotto…



Entra Elena che si mette d’avanti a lui e dice:

In questo groviglio di menzogne, splende, racchiuso, l’abbraccio degli amanti (tutti si abbracciano e lentamente vanno verso il palco) ascolto di scambi, di velate diversità. (Mentre parla cammina all’indietro) Desiderio di unione. Flusso di forme che avvolge i corpi privi di materia, essenze differenti nel tentativo di fondersi. Io sono preda della tua fisicità, vibrazioni infinite in me, nulla più mi piò raggiungere, nemmeno il vuoto che tengo in grembo.



Tutti sono sistemati in posizione corsa sul posto.



Katia: Lettera d’addio

Volevo un caldo amore

da cuore a cuore,

tu un uomo leggero,

io una donna amata, bella,

fedele.

Non vogliamoci male

nell’ora dell’addio.

A noi è sembrato essere

felici

Adesso che tutto è andato, è

andato

Quel che ho voluto ho

trovato,

quel che hai voluto hai

trovato.

Io ero quasi folle nel mio

amore

la mia testa girava e girava

Passato è il tempo, volato

via tutto

nel piacere, tutto

Ecco quel che resta

di una breve felicità

lo spettacolo è finito

la scena è vuota

Ferma la giostra

anche il cuore si è fermato,

che importanza ha.

FINE MUSICA



Gli uomini passano avanti, corsa all’indietro.



Elena : (mentre Elena parla Claudia strappa lettere)

Desiderio di vivere svariate situazioni atemporali, le quali non ricordano l’ora che scorre e l’era in cui si vive. Questi malinconici attimi, carichi di “vita”, hanno la capacità di protrarsi nei differenti tempi e riproporsi così, intatti.

Per quale motivo le persone sono così ottuse nei confronti della vita, la quale nel suo intimo schiude innumerevoli sfumature, sottili stati d’animo, differenti essenze. Giro girotondo casca il mondo casca la terra…” (Elena entra nel semicerchio con tutti)



Silvia fa iniziare base per canzone girotondo.

Tutti cantano la canzone: (la canzone finirà sfumando a ripetizione la prima strofa).

Giro giro tondo

casca tutto il mondo

casca anche la terra 1 STROFA

tutti giu per terra

PAUSA

giro giro tondo

ti incontro in mezzo al mondo

ti ho visto ti ho fermato 2 STROFA

insieme abbiam ballato (o volato)

PAUSA

La luna illumunata

la notte riscaldata 3 STROFA

ho pianto e riso tanto

che bello averti accanto

PAUSA

Se ci siamo amati

è sicuro abbndonati 4 STROFA

mi hai tolto i sentimenti

ho il cuore in mezzo ai denti

PAUSA

Non sai quanto mi costa

fermare questa giostra maaaaaaa (8 tempi)



Non mi hai fatto niente

faccia di serpente

Non mi hai fatto male

faccia di maiale

Specchio riflesso

buttati nel cesso.

Giro girotondo (sfumare mentre si torna nelle posizioni dell’inizio)

Casca tutto il mondo

Casca anche la terra

Tutti giù per terra……………………..



Elena resta immobile.

Claudia va a prendersi cappotto e valigia.

Silvia scoppia a ridere. Tutti sorridono. Claudia mette cartello ADDIO e esce.

Silvia si rimette pendolo sulle spalle e dice ridendo: “E tutto continua e continuerà sempre, senza la minima interruzione, senza il più breve intervallo, sempre…”



MUSICA (mater mia, n. 6)



Silvia esce ridendo.

Tutti ridono.

MUSICA si alza.

LUCE sfuma.

BUIO

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